In Italia siamo tutti afflitti da dipendenza da sms e così, senza accorgerci, causiamo danni al nostro collo. Ecco come e cosa si può fare per rimediare.
Quanti sms mandi al giorno? In base ai dati di una recente ricerca, in media se ne inviano da un minimo di 20, fino anche a 200. Ciò significa passare un bel po’ di tempo (a seconda della lunghezza del testo) con il collo piegato in avanti. Ed ecco spuntare dolori e indolenzimenti tipici di un nuovo disturbo: il “Text neck” , ovvero collo da sms. A causarlo è proprio l’uso eccessivo che si fa del cellulare per inviare messaggi.
La postura in flessione della rachide cervicale assunta per periodi prolungati, (come inviare sms, computer, studio, ricamo o qualsiasi altra attività che comporta la testa in flessione) contribuisce alla deformazione delle strutture legamentose, includendo i dischi intervertebrali.
Questo fenomeno, denominato dagli ingegneri biomeccanici “CREEP” è il fattore maggiore nella causa di degenerazione discale e artrosi, dice il dr. David Graham, Chiropratico in Bassano del Grappa.
Il peso della testa umana è di circa 4.5 kg. La normale postura della testa prevede che l’orecchio sia in linea con la spalla (normale lordosi fisiologica). Questo permette al collo di sostenere il peso della testa con più facilità e con meno sforzo muscolare.
Quanti sms mandi al giorno? In base ai dati di una recente ricerca, in media se ne inviano da un minimo di 20, fino anche a 200. Ciò significa passare un bel po’ di tempo (a seconda della lunghezza del testo) con il collo piegato in avanti. Ed ecco spuntare dolori e indolenzimenti tipici di un nuovo disturbo: il “Text neck” , ovvero collo da sms. A causarlo è proprio l’uso eccessivo che si fa del cellulare per inviare messaggi.
La postura in flessione della rachide cervicale assunta per periodi prolungati, (come inviare sms, computer, studio, ricamo o qualsiasi altra attività che comporta la testa in flessione) contribuisce alla deformazione delle strutture legamentose, includendo i dischi intervertebrali.
Questo fenomeno, denominato dagli ingegneri biomeccanici “CREEP” è il fattore maggiore nella causa di degenerazione discale e artrosi, dice il dr. David Graham, Chiropratico in Bassano del Grappa.
Il peso della testa umana è di circa 4.5 kg. La normale postura della testa prevede che l’orecchio sia in linea con la spalla (normale lordosi fisiologica). Questo permette al collo di sostenere il peso della testa con più facilità e con meno sforzo muscolare.
Una postura sbagliata della testa, protesa in avanti, sposta il baricentro della testa al di fuori della linea della spalla. Questa posizione, sostenuta per periodi lunghi (20 minuti alla volta), provoca una deformazione dei legamenti e dei dischi, che risulta poi in una alterazione permanente della curva biologica e della stabilità biomeccanica. La conseguenza è la degenerazione discale, l’artrosi e la maggiore probabilità di aver dolore.
Il trattamento per queste condizioni, spiega il dr. Graham, consiste di 3 componenti:
1) Correzione della postura mentre si lavora in tutte le posizioni di flessione (cellulare, computer, leggere ecc..)
2) Rinforzamento della muscolatura dell’alto cervicale e del dorsale, muscoli scapolari, rotatore esterno della spalla (omero), flessori ed etensori del collo.
3) Aggiustamenti (manipolazioni e mobilizzazioni) delle articolazioni del dorsale e della cervicale che dimostrano mancanza di movimento, mancanza di gioco articolare, segni di capsulite, denominate come disfunzione articolare.
E’ consigliato che tutti facciano un controllo della rachide cervico-dorsale per determinare la postura, la mobilità e la forza muscolare coinvolta e per definire i danni già fatti.
Ricordiamo che queste condizioni sono curabili con trattamento appropriato e peggiorano con trascuratezza.
Il trattamento per queste condizioni, spiega il dr. Graham, consiste di 3 componenti:
1) Correzione della postura mentre si lavora in tutte le posizioni di flessione (cellulare, computer, leggere ecc..)
2) Rinforzamento della muscolatura dell’alto cervicale e del dorsale, muscoli scapolari, rotatore esterno della spalla (omero), flessori ed etensori del collo.
3) Aggiustamenti (manipolazioni e mobilizzazioni) delle articolazioni del dorsale e della cervicale che dimostrano mancanza di movimento, mancanza di gioco articolare, segni di capsulite, denominate come disfunzione articolare.
E’ consigliato che tutti facciano un controllo della rachide cervico-dorsale per determinare la postura, la mobilità e la forza muscolare coinvolta e per definire i danni già fatti.
Ricordiamo che queste condizioni sono curabili con trattamento appropriato e peggiorano con trascuratezza.